DEFINIZIONE GENERALE DEL LEADER
Innanzitutto dobbiamo dare una definizione generica di “leader”: una persona che guida un gruppo di individui in diversi settori di attività. Può essere in ambito politico, manageriale, culturale, aziendale. Essere leader non è sempre qualcosa di innato. Molto spesso è frutto di esperienza e sviluppo personale.
Essere leader non vuol dire gestire qualcosa ma guidare qualcuno, non dipende dall’anzianità né dai titoli di studio. Non serve certo una laurea per essere un buon leader! Ci vogliono però delle caratteristiche che analizzerò nei prossimi paragrafi.
Un leader è qualcuno che ha una grande capacità di comunicazione sia verbale che non verbale, riesce a convincere le persone, sa negoziare, crea fiducia all’interno del suo team e sa tirar fuori il meglio di loro.
Un vero leader è una persona onesta, competente, intelligente e lungimirante. Ha la mente sempre aperta e con coraggio affronta le sfide che gli vengono proposte.
Spesso un leader ha enormi capacità creative e problem solving, necessarie per fronteggiare eventuali imprevisti che, come sappiamo bene, sono il sale della vita!
CHI PUO’ INCARNARE QUESTA FIGURA?
Voglio rispondere a questa domanda elencandoti delle parole chiave che meglio si addicono a descrivere il concetto:
ENERGIA: una persona leader che muove pensieri, azioni, persone, non può che avere dentro di sé energia allo stato puro. Credo che sia un elemento necessario che un individuo debba avere per incarnare questa figura.
ENTUSIASMO: si collega all’energia e ne è una conseguenza. Niente nella vita può riuscire davvero se non si hanno passione ed entusiasmo e questo, un vero leader, lo sa bene!
ISPIRAZIONE: il leader è una persona profondamente ispirata dai suoi valori, dai suoi progetti, dai suoi obiettivi. Ma ciò che lo rende tale è il fatto che questa ispirazione è contagiosa e la trasmette al suo gruppo. Tutti diventano ispirati e questo fa sì che si possano ottenere risultati che mai si sarebbe pensato di raggiungere!
DETERMINAZIONE: Se un leader è entusiasta, ispirato ed ha tanta energia non può che essere determinato. Ha fissato i suoi obiettivi, sa come raggiungerli e indica la strada anche al gruppo affinché sia anch’esso determinato e proceda verso la meta.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI UN LEADER
Le principali caratteristiche di un leader sono un insieme di valori e qualità che formano la persona e gli conferiscono la legittimità della figura ricoperta.
Innanzitutto bisogna essere persone affidabili e credibili, questo perché altrimenti il gruppo non potrebbe sviluppare la stima e la fiducia verso di lui. Per far questo il leader deve credere molto in se stesso e nelle sue capacità. Questo ovviamente non vuol dire sopravvalutarsi, ma trasmettere agli altri la sicurezza di essere persone attendibili.
Un’altra caratteristica molto importante è quella di avere iniziativa e di essere un motivatore. Qualcuno che con le sue azioni, oltre che con le parole, riesce a “trascinare” e coinvolgere il suo team.
In ultimo, ma non per importanza, deve saper capire ogni membro del suo gruppo, quindi svolge anche figura di psicologo. Perchè? perché questo vuol dire, come ho già detto prima, cercare di capire quali sono le qualità di una persona e tirare fuori da ognuno il meglio. Ottimizzare le risorse umane rende più facile raggiungere gli obiettivi sia a livello quantitativo che qualitativo.
COME SI INQUADRA LA FIGURA DEL LEADER IN UNA STRUTTURA RICETTIVA
Lavorando nel campo ricettivo, ovviamente, devo soffermarmi sulla figura del Leader in questo ambito. Premettendo che il leader non deve essere necessariamente il capo, in questo articolo è proprio questo ruolo che voglio affrontare. Ti parlerò di quello che secondo me distingue un capo da un capo-leader e come si inquadra questa figura all’interno di una struttura alberghiera o extralberghiera dove ci sono tanti aspetti da considerare affinché tutto funzioni.
Per prima cosa una persona che sia leader deve possedere le basi e dunque conoscere non solo la struttura in sé ma anche le varie fasi dell’attività con tutto quello che ne consegue (personale, fornitori, procedure, etc). Questa è l’unica premessa logica e giusta affinché un individuo “messo lì per comandare” possa distinguersi e divenire leader.
La seconda base fondamentale è la conoscenza del personale. Chiaramente non mi riferisco al fatto di sapere la biografia della persona, bisogna andare oltre. Ogni membro del team deve essere un pezzo fondamentale della struttura. Ecco perché il leader conosce e approfondisce le qualità del singolo, per far sì di posizionarlo nel ruolo che meglio gli si addice, affinché possa dare il meglio di sé. In questo modo aumenta la produttività e ne giovano tutti. In grandi strutture il leader non può fare tutto da solo ed è per questo che deve anche essere in grado di delegare alcune mansioni a persone di sua fiducia.
Le Risorse Umane…
Se all’interno della struttura il leader è quello che si occupa delle risorse umane e sceglie il personale, allora deve anche essere abile ad individuare le persone più qualificate per la mansione richiesta. Bada bene che con “persone qualificate” non intendo semplicemente chi ha avuto qualche esperienza o ha dei titoli di studio accademici. Intendo che il leader deve anche essere dotato di un’intuizione che gli permetta di capire come possa essere una persona a livello caratteriale e comportamentale. Istinto ed esperienza per prendere la decisione migliore.
Un’altra qualità fondamentale di un buon leader all’interno della struttura ricettiva è quella di saper gestire il personale. Pur essendo determinati e sicuri di sé, bisogna avere un atteggiamento sempre distensivo, volto alla diplomazia e comprensione e capace di affrontare le eventuali beghe nel personale. Risolvere tutte quelle situazioni di stress e malcontento all’interno del team che minano fortemente l’equilibrio. Per riassumere tutto ciò che ho detto, il leader deve avere come scopo e fine l’armonia del gruppo. Chiaro, nessuno dice che sia facile, ecco perché al mondo esistono molto capi e pochi leader.
Tre punti da tenere in grande considerazione
Ho lasciato per ultimi (ma non per importanza) tre concetti che mi stanno particolarmente a cuore, soprattutto perché sono frutto della mia esperienza lavorativa più significativa, quella in due Residence in provincia di Milano, dove purtroppo per 4 anni non ho avuto la fortuna di avere un leader che ci guidasse:
- Essere presente. Un leader c’è, sempre. Arriva all’orario di inizio e va via per ultimo, ogni giorno con costanza segue le operazioni, magari senza intervenire se non ce n’è bisogno, però c’è. E anche quando non è presente fisicamente, comunque è reperibile da remoto. Personalmente ho dovuto imparare tutto da sola e in fretta e francamente la sua presenza era quasi inutile perché io e il mio socio (nonché marito) abbiamo sempre gestito tutto per conto nostro, visto che abbiamo capito fin da subito che chi doveva essere un leader al nostro fianco, in realtà era un fantasma. Quello che ci tengo a far capire a chi sta leggendo il mio articolo è che, anche se hai la fortuna di lavorare con un grande team che si “autoregola” ed è anche capace di problem solving in tua assenza, non devi farlo sentire abbandonato a se stesso. Tu ci devi essere. E’ un dovere oltre che qualità di un vero leader.
NOTA BENE:
- Difendere lo Staff. Un vero leader, in caso di problemi, non scarica mai le responsabilità sul suo team agli occhi di persone esterne. Purtroppo chi fa questo lavoro sa che possono capitare intoppi e problematiche con qualche fornitore o, soprattutto, con qualche ospite maleducato e disonesto. Ecco, soprattutto in queste occasioni, è importante l’intervento del leader che difende ad ogni costo il suo team! Anche nel caso sia lo staff ad aver sbagliato, ciò viene affrontato in separata sede con le persone interessate e non pubblicamente. Questo significa rispettare il team e, soprattutto, dare un’immagine di compattezza e unione della struttura agli occhi del mondo esterno. Può sembrare una cosa scontata ad alcuni ma non lo è. L’atteggiamento di “fronte compatto”, il più delle volte, scoraggia comportamenti scorretti. Provare per credere!
- Umiltà. Un vero leader non ha bisogno di atteggiarsi a “boss” di fronte agli altri. La sua professionalità e la sua competenza si vede nei fatti, non nelle parole.
“ Non puoi essere un vero leader se non hai la profonda stima e rispetto del tuo staff „ (cit.)
CONCLUSIONE….
Spero che questo articolo abbia fatto riflettere chiunque ricopra il ruolo di capo e che apporti delle modifiche al suo modo di lavorare se necessario. Anche un capo può essere una persona migliore, se lo vuole.
Se hai bisogno di maggiori informazioni su questo tema o necessiti di formazione (e ti faccio i miei complimenti se sei arrivato a questa consapevolezza!) contattaci e troveremo la soluzione giusta per te.
Se vuoi invece leggere qualche libro su questo argomento puoi provare a curiosare qui .
Se pensi sia utile diffondere l’importanza di questo tema, condividi questo articolo sui tuoi social.
Alla prossima!
Scrivi un commento