➡ Ciao a tutti! Oggi dopo tanti mesi torniamo con i nostri articoli! Parliamo di un argomento che ci sta molto a cuore nel settore extralberghiero, ossia le false credenze sugli affitti brevi. Buona lettura!

 

1. Pensare che sia facile e si possa improvvisare nel settore extralberghiero

Questo certamente è l’errore più comune che riscontriamo durante la nostra attività. Alcuni pensano che basti avere un immobile arredato, caricare qualche foto e tariffe sui portali di prenotazione, ricevere l’ospite col sorriso e il gioco è fatto.

Assolutamente no! Questo può andare bene se si ospita un paio di volte l’anno ma non se l’attività è continua. Nel mondo attuale pieno di competitors e tariffe al ribasso i dettagli e il sapersi distinguere sono la base per avere successo. E questo non può esserci se non c’è alle spalle una figura professionista che conosce il mestiere, le dinamiche e soprattutto il problem solving.

Non tutti gli ospiti sono educati e gentili, ci sono i disonesti, le persone che sporcano troppo, quelli che danneggiano, quelli che cercano pretesti per avere uno sconto. Ecco perché solo il professionista può operare, perché è l’unico che ha le competenze e gli strumenti necessari per fronteggiare anche queste tipologie di persone.

Per non parlare della questione tariffe e promozione. Calcolare la giusta tariffa, proporre un immobile online, sono tutte cose che necessitano di grande competenza e anche di grande intuito e savoir faire. Ci sono parole e immagini da scegliere per attrarre il potenziale cliente, ci sono tariffe da valutare, calcolare, modificare costantemente seguendo l’andamento del mercato ed altri fattori. Tutto questo non è un gioco, non è facile e non si può improvvisare.

 

2. Pensare che ci siano solo guadagni e zero spese/incombenze nel settore extralberghiero

Una delle prime domande che un potenziale cliente ci fa è “Si guadagna tanto”? Questo perché magari conoscono o hanno saputo da altri i prezzi che ci sono durante alcuni eventi, come la rinomata “Fiera del Mobile” a Fiera Milano. Effettivamente sono prezzi alti. In una settimana si arriva a guadagnare quello che si fa in un mese e mezzo di media/bassa stagione. Ma non è sempre così!

Una delle cose che i nostri clienti apprezzano è che con loro, fin dall’inizio, siamo sempre stati chiari. Non facciamo mai proiezioni illusorie di guadagno. Mostriamo sempre i pro e i contro dell’affitto breve extralberghiero e dell’affitto standard. Perché ci sono vantaggi e svantaggi in entrambi i casi!

E sfatiamo subito un mito: con gli affitti brevi non sono solo guadagni ma ci sono anche spese! Certo, noi facciamo sempre in modo che siano più basse possibili (è uno dei nostri ruoli) ma alcune incombenze sono obbligatorie ed inevitabili. Non possiamo fingere il contrario!

 

3. Pensare che la gestione degli affitti brevi sia come l’affitto a lungo termine

L’errore più comune per un proprietario di immobile che non conosce l’ambito affitti brevi è ragionare da semplice locatore. Finché non si esce da questa logica non si può iniziare un’attività nel settore extralberghiero. Questo perché i doveri di un locatore e di un proprietario che affitta la sua casa con formula extralberghiera non coincidono in tutto e per tutto. Per molti aspetti differiscono addirittura. E se si fa affitti brevi ci sono doveri in aggiunta rispetto al semplice locatore.

 

4. Pensare che un immobile così com’è possa andare bene anche al potenziale ospite

Non contiamo le volte che abbiamo visionato degli appartamenti e che i proprietari sono rimasti sorpresi quando abbiamo fatto loro presente che c’erano numerosi cambiamenti da fare. Dal mobilio (che deve essere in ottimo stato, pratico e funzionale), agli accessori (bollitore elettrico per esempio), agli aspetti necessari (prese vicino al letto, rete internet illimitata, etc).

L’ospite che arriva dall’altra parte del mondo paga e pretende comfort e servizi necessari al suo soggiorno. Non è come l’inquilino a cui basta dare un immobile vuoto dotato solo di elettricità e gas cucina (e a tutto il resto ci pensa lui!). Questo può andare bene per l’affitto standard ma non certamente per gli affitti brevi.

 

5. Pensare che la regola base sia accontentare il cliente sempre e comunque

Chi non fa questo di mestiere e soprattutto non ha avuto l’esperienza giusta alle spalle, pensa che all’ospite tutto sia dovuto, che la regola sia fare tutto ciò che vuole solo perché paga. No! Niente di più sbagliato.

L’ospite deve comunque rispettare determinate regole, non può pretendere nulla che non sia incluso nella sua prenotazione, può chiedere ma non pretendere! La bravura del gestore sta nel trovare un equilibrio tra l’accontentare e il non farsi soggiogare (o addirittura subire o ricattare, mediante minaccia di recensioni negative ad esempio).

Soprattutto oggigiorno che la gente che viaggia è aumentata tantissimo, non sempre si incontrano persone per bene e bisogna saper gestire anche questa tipologia senza scadere nella non professionalità. Questo è un aspetto cruciale che distingue un bravo gestore da un improvvisato che naviga a vista.

 

Come si può notare, gli aspetti di cui tenere conto sono tanti (e nemmeno tutti sono stati affrontati in questo articolo). Se hai intenzione di iniziare a fare affitti brevi seriamente, richiedi una consulenza, clicca qui e visita le nostre pagine social più aggiornate  Facebook Linkedin .

Se vuoi fare le cose per bene formati e informati con noi! 😉

Alla prossima!

 

affitti brevi settore extralberghiero